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L’antimafia del fare e non delle chiacchiere

Persone serie,motivate,senza interessi politici o economici,profondi conoscitori dei problemi e delle situazioni,gli amici e le amiche di Napoli si dimostrano sempre di più come i veri rappresentanti di un modello di antimafia reale,non esibizionista,non parolaia.
Quella che serve in questo disgraziato Paese tanto bello ma afflitto da tanti mali,non escluso quello rappresentato da un’antimafia spaccona,inconcludente,retorica ,ipocrita  e talvolta interessata agli affari.
C’é nei più una concezione molto strana in Italia dell’antimafia.
Ci sono quelli che la ritengono uno strumento per esibirsi come se essa fosse una sorta di palcoscenico; coloro che lo fanno per far soldi e camparci,non essendo stati capaci di ritagliarsi altri spazi nella vita e di cerarsi o procurarsi  un’occupazione propria;altri ancora che lo fanno per motivi politici e di parte.
Un’antimafia di facciata,apparente,che non incide,dietro la quale potrebbero nascondersi anche dei mafiosi o,anche,dei delinquenti che prima o poi cadono nelle maglie della Giustizia per affari loschi.
La vergogna di un’antimafia finta,apparente,asservita al “sistema”.
E dannosa per quella vera perché la gente é solita generalizzare ed accomunare tutto e tutti come i membri di un unico equipaggio di un unico barcone.
E’ capitato anche a noi,di tanto in tanto,di incontrare persone animate da uno spirito affaristico ed opportunista ,ma ce ne siamo sempre subito liberati.
Il nome che portiamo e,ancor più,i valori nei quali crediamo ci obbligano –lo sottolineiamo,ci obbligano – ad essere estremamente seri e fedeli al giuramento fatto al momento della nostra adesione ad un’associazione che ha saputo ,in quindici anni di lotte ,pericoli e sacrifici,  guadagnarsi la stima ,il rispetto e l’affetto della parte onesta e seria del Paese.
Quando entriamo in una caserma,in un Tribunale,in una Procura noi vogliamo farlo a fronte alta ,orgogliosi di quanto portiamo o diciamo.
Non chiacchiere,non trattati di storia passata o di sociologia,ma FATTI E SOLO FATTI,con tanto di nomi e cognomi.
Si,perché ,se non si portano FATTI e non si aiutano i Magistrati,gli unici,pur con tutti i loro limiti e difetti,rimasti a difendere la Giustizia e la Legalità,quelle vere,a fare il loro lavoro,come d’altronde  auspicava Paolo Borsellino,si è insignificanti e non si dà alcun contributo alla lotta alle mafie ormai annidate,oltre che nell’economia e nella società,nella politica e nelle istituzioni.
Non a caso,infatti,si parla sempre di più di uno stato-mafia che si contrappone allo Stato-Stato al quale noi crediamo e per il quale ci batteremo fino al nostro ultimo respiro.
Tutto quello che noi facciamo e diciamo é,pertanto,finalizzato a questo.
Anche i nostri Convegni,a parte il lavoro di routine che facciamo quotidianamente – quello dell’INDAGINE, della DENUNCIA e della PROPOSTA –,sono “diversi” da quelli fatti da tanti altri.
I temi sono specifici e non generici,legati alle situazioni del territorio ed inquadrati,inoltre,nell’azione che abbiamo già svolto su quel territorio o che intendiamo svolgervi.
Tutto é finalizzato al raggiungimento di un unico obiettivo:quello di individuare i mafiosi,in ispecial modo quelli in giacca e cravatta,ed i loro sodali,stanarli ,facendoli uscire allo scoperto ,e mandarli alla sbarra.
Punto.
E’ quello che dovrebbero fare tutti coloro che parlano di mafie ed antimafia e che,purtroppo,non fanno.
Anche i relatori che scegliamo per i nostri Convegni sono “diversi” in quanto sono magistrati,soprattutto  inquirenti e delle DDA,rappresentanti qualificati ed onesti delle forze dell’ordine,giornalisti d’inchiesta e qualche  parlamentare ma  di quelli che diciamo noi e,possibilmente, membro della Commissione Parlamentare antimafia o,comunque,non facente parte del “sistema” mafioso e massonico.
Gente che combatte in prima linea e che conosce problemi e situazioni.
Siamo impegnati nell’organizzazione del convegno ad ottobre a Giugliano,in provincia di Napoli,al confine con quella di Caserta.”Terra dei fuochi”.Il tema sarà quello degli ecoreati ,un tema che ci vede impegnati da sempre ed in una regione laddove si é consumata la più grande vergogna del Paese,quella della collusione sfacciata fra Potere e mafie,fra mafie e politica.E’ l’ottavo dell’anno.E,forse,anche l’ultimo,impegnati,come chiediamo insistentemente a tutti i nostri amici,soprattutto nel lavoro quotidiano di  indagine e di denuncia.
Chi  vuol far parte dell’Associazione Caponnetto deve sapere che a noi interessano NON le chiacchiere ma i FATTI. Questa é l’antimafia vera!!!!!!