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Finalmente i romani si svegliano.Ma non é troppo tardi? Ormai i danni sono stati fatti e la Capitale del cristianesimo nel mondo é macchiata nell’opinione pubblica internazionale

Il problema non é l’Italia ma gli italiani.Lo diciamo da decenni con la speranza di scuotere le coscienze e le intelligenze delle persone perbene inducendole a reagire,ad organizzarsi,a darci una mano nel combattere le mafie.Ormai l’Associazione Caponnetto,dopo anni di passioni e di sofferenze,é riuscita a far acquisire un dato incontrovertibile,quello che riguarda la sua “diversità”.Tutti ,o quasi- molti a mezza bocca e con molta ritrosia –oggi ammettono che essa non é un’associazione antimafia parolaia,quella dei “viva Falcone e Borsellino”,dei bla bla  e che ,poi,se la dà a gambe,ma,al contrario,quella che “scava”,indaga,cerca di scoprire e DENUNCIA,nomi e cognomi.
La mafia ed il malaffare si combattono così e non con gli appelli,gli slogan,le parate.
Per anni abbiamo pregato,supplicato molti amici romani  di organizzarsi,di associarsi,di venire a darci una mano nell’indagare e DENUNCIARE.Non temiamo di dire che abbiamo trovato sempre delle resistenze.La gente ha paura,non vuole esporsi.Prevale il principio del “tengo famiglia”.
Oggi il bubbone é scoppiato,grazie e solo grazie alla nuova Procura della Repubblica di Pignatone e Prestipino ,ma  quello che si sta individuando rappresenta probabilmente solo la punta dell’iceberg dell’universo mafioso e del malaffare romano.
  • Stanno arrivando,grazie a Dio,nuovi amici che ci chiedono di iscriversi all’Associazione Caponnetto per fare in modo di prendere parte anch’essi alla guerra contro la piovra che opprime Roma e tutto il Lazio e speriamo da oggi in avanti di essere in grado di svolgere un ruolo più incisivo rispetto a quello svolto a Roma e dintorni fino ad oggi.
Saremo presenti come parte civile con uno studio legale dei più qualificati ed esperti in materia di lotta alle mafie in Italia,quello del Prof.Alfredo Galasso –noto per  il maxiprocesso di Palermo , per quello Pecorelli contro Andreotti ed altri ancora -e dell’avv.Licia D’Amico,ai processi di “Mafia Capitale”;siamo già presenti ,sempre come parte civile e con lo stesso studio legale nel processo contro la cosiddetta “mafia di Ostia”;abbiamo in corso,dopo che siamo stati assolti, un procedimento giudiziario contro chi ci aveva denunciato per la vicenda della gestione della “camere mortuarie” nei nosocomi romani (altra grossa questione che probabilmente va inserita in un quadro più generale).Insomma ce la stiamo mettendo tutta per convincere i cittadini onesti della Capitale a non stare alla finestra ad attendere la manna dal cielo.
Vogliamo sperare che nel più breve tempo l’Associazione Caponnetto,come nelle altre  parti,possa diventare anche a Roma e dintorni  la punta avanzata di  una lotta efficace e significativa contro le mafie dilaganti.
Tutto dipende dai romani onesti.