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Com’é difficile,impegnativo – ed in certo senso rischioso – fare un’antimafia reale in un Paese,qual’é l’Italia,cui piacciono l’apparenza,la facciata,l’affarismo,l’interesse personale,l’ipocrisia e la sudditanza al potere !!!!!!!

Un mese  e più di lavoro,di ricerche,di visure camerali  e la settimana scorsa, finalmente, siamo riusciti ad individuare e segnalare    la presenza di soggetti appartenenti  ad un clan della camorra del quale non si era mai sentito parlare in provincia di Latina e che non figura in alcuna mappa di Osservatori ed apparati istituzionali o di altra natura.
L’antimafia dei fatti e non delle chiacchiere,delle sfilate,delle parate e dei proclami.
Una presenza ,quella della quale stiamo parlando,favorita,probabilmente ,tenuto conto di certi rapporti e frequentazioni,da contiguità  politiche alte,molto alte.
Il lavoro non é terminato perché dovremo continuare a farlo per “capire” bene lo spessore di tali contiguità e quanto queste abbiano potuto incidere o meno sull’insediamento delle  attività  di quei soggetti sul territorio pontino.
Tanto, perché ,se non lo facciamo noi ,non lo farà nessun altro!
Purtroppo questa é la realtà  di cui pochi,pochissimi,sono in grado  e vogliono prendere atto.
E’ da sempre che noi diciamo che ,se  a base dell’antimafia non ci sono l’INDAGINE e la  DENUNCIA,nomi e cognomi ,NON  è antimafia.
Ed aggiungiamo a questo nostro  assunto che,se l’antimafia la si vuol fare per interessi economici o politici o di protagonismo  personale,NON è antimafia.
E’ un’altra cosa ,che,fra l’altro,danneggia la vera antimafia perché la gente é solita generalizzare,accomunare tutti  e tutto e ,se uno ruba,approfitta,é portata a giudicare tutti gli altri come dei ladri o dei profittatori.
La vera antimafia sociale deve essere fatta,quindi,in maniera GRATUITA,senza interessi,economici o politici che essi siano,liberi da lacci e lacciuoli di sorta,disposti,soprattutto,a rimetterci  anche di tasca propria.
Un DOVERE civico che ogni persona,ogni cittadino perbene  dovrebbero avvertire e che la maggioranza di essi non avverte,purtroppo.
Le difficoltà non finiscono qua perché,poi,dopo l’individuazione di soggetti ed attività sospetti,devi preoccuparti di  “  A CHI  “  far pervenire le notizie acquisite senza il rischio di aver fatto un lavoro inutilmente, e,ancora,del “perché” altri non hanno indagato,se per incapacità,paura,collusione o cos’altro ancora.
Un impegno  difficile,complesso,anche rischioso,che il più delle volte ti trovi a fare da solo,con l’obbligo di osservare il più rigoroso riserbo  nei confronti di tutto e di tutti,anche dei tuoi stessi amici,perché basta la leggerezza di qualcuno di questi che si lascia sfuggire una parola ,per vanificarlo.
Sono pochi e si contano,sì e no,sulle dita di una mano in Italia coloro che l’antimafia l’intendono così in quanto la maggior parte presume di farla diversamente : chi  per trarne eventualmente vantaggi economici o politici,chiedendo finanziamenti  e  benefici  di qualsiasi altra natura alle istituzioni,chi per gestire beni confiscati e fare impresa,chi,ancora,con fiaccolate e parate.
Paolo Borsellino diceva :” E’ un errore imperdonabile il pensare che la lotta alle mafie debba essere accollata sulle sole spalle della magistratura e delle forze dell’ordine”.Queste da sole non ce la fanno,anche perchè oggi le mafie sono riuscite a raggiungere un tale livello di penetrazione nei gangli vitali dello Stato,della politica, come delle stesse istituzioni,che è quasi impossibile individuarne i singoli soggetti.
In una colonia di milioni di pesci,tutti con gli stessi dimensioni e colori,uguali pertanto l’uno all’altro,é difficile isolarne  uno solo.In milioni di corrotti e collusi é difficile giudicare chi è più corrotto e mafioso. Occorrono tempo,pazienza ed arguzia.
Devi crearti una rete di informatori,senza,peraltro,far comprendere che li usi e li tratti come tali; saper raccogliere e selezionare la notizie che essi ti danno,metterle a confronto,intrecciarle, memorizzarle.
Parlare di mafia e di mafiosi,oggi,significa parlare di professionisti formatisi nelle migliori università del Paese e del mondo,di parlamentari e uomini di governo,di sindaci,assessori e pubblici amministratori,di alti dirigenti e funzionari di banche che non trovano alcuna difficoltà a  spostare in un secondo milioni di euro,premendo un bottone sul computer, dagli Stati Uniti al Giappone.La vera mafia é questa e non sono di certo gli appelli,i proclami,le fiaccolate,le biciclettate a spaventarla e danneggiarla. Non facciamo riderla ancora,come abbiamo fatto finora !!!!!!!!!!!………………………………….
………..E non plaudiamo più a Ministri che vanno  a Napoli e,dopo aver partecipato ad una riunione del Comitato provinciale per la sicurezza e l’ordine pubblico,dichiarano alla stampa che,siccome é diminuito il numero degli omicidi ,delle rapine e degli stupri,la camorra é in difficoltà,perchè la camorra,oggi,non é  più solo  quella che si vede,spara o stupra…………………..Siamo un pò più intelligenti e non limitiamoci a guardare il dito e non la luna che questo indica!!!!!!!!!!!