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”Roma più corrotta che mafiosa”,sentenzia il neo Prefetto della Capitale Gabrielli.

Cominciano le disquisizioni semantiche  che puntano a sminuire la gravità della situazione esistente a Roma.Il giudizio su tale situazione,signor Prefetto,spetta più al Procuratore Pignatone ,al quale compete l’acquisizione di tutti gli elementi, che non a lei che ne é  privo.E,poi,tale sua pronuncia ci appare alquanto irriguardosa nei confronti  della Magistratura inquirente in quanto,oltre ad azzardare giudizi  che potrebbero rivelarsi , sulla base delle inchieste giudiziarie in corso,  senza base,possono apparire come una sorta di invasione di campo ai danni dell’Autorità giudiziaria.Pensi,piuttosto,alle omissioni dei suoi colleghi predecessori i quali non hanno  esercitato quell’azione di prevenzione antimafia a voi Prefetti assegnata dalla legge e non hanno emesso quelle interdittive antimafia che avrebbero dovuto emettere a carico delle imprese ora ritenute in odor di mafia.E pensi anche,signor Prefetto, a sciogliere l’amministrazione comunale della Capitale e delle altre amministrazioni che dovessero risultare coinvolte in “Mafia Capitale”.