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Lettera aperta ad Attilio Bolzoni ed Enrico Fierro dell’Associazione Caponnetto .

“Giorni fa, Attilio Bolzoni, giornalista e scrittore che non solo non ha bisogno di presentazioni, ma neppure avverte la necessità di prendere lezioni sul tema della mafia, ha sollevato sul quotidiano “La Repubblica” il delicatissimo tema dell’antimafia degli affari. Una questione che avevamo “nella penna” in tanti di noi. Come si è trasformato l’agire antimafia in questi anni, cosa è diventato certo associazionismo, gli affari che sono dietro certe iniziative, alcuni cartelli antimafia diventati strumento per carriere politiche e candidature al Parlamento. Attilio lo ha fatto e lo ha fatto bene. “Antimafia sottomessa” alla politica che elargisce danari, “antimafia consociativa” che non disturba il potere. “Dipendente da quella governativa che presenzia pomposamente agli anniversari di morte, che organizza convegni alla memoria, che firma convenzioni e protocolli con gli amici che sceglie a suo piacimento sui territori”. Un Circo Barnum dove si ciancia di “legalità”, fatto di cialtroni e di politicanti che sul dolore di chi è stato colpito dalle mafie, hanno costruito ingiustificate carriere. Un esercito di “saltimbanchi e approfittatori che girano l’Italia…la questione che stiamo dibattendo è molto più seria e profonda proprio perché è quasi l’intero movimento antimafia che si è svilito”. Parole sacrosante, analisi durissima ma giusta. Solo chi non conosce la realtà di Sicilia, Calabria e Campania (ma anche del Lazio, dove pure sono fiorite varie sigle antimafia) può non sottoscriverle. Noto che alcune associazioni si sono offese, che hanno gridato al complotto, altre, invece, hanno scelto la strada del silenzio. Ho una modestissima proposta, per chi si offende, per chi tace e per chi pensa che la cosa riguardi gli altri: associazioni, gruppi e fondazioni che si richiamano a valori antimafia o che sono intitolate a vittime del dovere (Poliziotti, magistrati, sindacalisti, preti) rendano pubblici i bilanci, dicano con dovizia aritmetica di particolari chi li finanzia e per fare cosa, indichino nomi, cognomi e compensi dei vari partecipanti a convegni e seminari. Insomma, se la caratteristica principale di mafia, camorra e ‘ndrangheta è l’opacità, chi si erge a paladino della lotta alle mafie deve esprimere la massima trasparenza. Chi non è in grado di farlo, la smetta di romperci le scatole con parole vuote, nel rispetto di chi le mafie le ha combattute senza riflettori e finanziamenti pubblici, rimettendoci la vita.
(di Enrico Fierro)”

 

 

CARO ENRICO, L’ASSOCIAZIONE CAPONNETTO,PER SUA  DECISIONE,NON FRUISCE DI FINANZIAMENTI DA ENTI,COMUNI,REGIONI,PARTITI  ED HA UN BILANCIO ANNUALE, CHE NON ARRIVA A  3.000 (TREMILA )  EURO  CHE PROVENGONO DA UN TESSERAMENTO CHE E’  STRETTISSIMO E RIGOROSISSIMO PER EVITARE INFILTRAZIONI E DA UN PO’ DI 5 PER MILLE ,BILANCIO CHE ESSA COMUNICA ALLA REGIONE LAZIO ED E’ QUINDI PUBBLICO. LE ENTRATE NON COPRONO NEMMENO LE MIGLIAIA DI EURO CHE CI SERVONO PER FARE LE VISURE CAMERALI CHE  CI SERVONO PER FARE INDAGINI E DENUNCE.QUELLO CHE SERVE IN PIU’ LO CACCIAMO DALLE NOSTRE TASCHE SOTTRAENDOLO ALLE NOSTRE FAMIGLIE.BISOGNA FINIRLA  CON QUESTO BUSINESS DELLA GESTIONE DEI “BENI CONFISCATI”,STUDIANDO UN SISTEMA CHE  METTA GLI IMMOBILI A DISPOSIZIONE DI FAMIGLIE DISAGIATE E TUTT’AL PIU’  DELLE FORZE DELL’ORDINE E DEI PRESIDI DI POLIZIA,MENTRE LA GESTIONE DI TERRENI,AZIENDE AGRICOLE VA AFFIDATA A COOPERATIVE DI  DISOCCUPATI FORMATE DAGLI UFFICI DEL LAVORO A MEZZO DI UN’ APPOSITA COMMISSIONE DELLA QUALE FACCIANO PARTE ANCHE RAPPRESENTANTI TERRITORIALI DELLE FORZE DELL’ORDINE IN MODO DA EVITARE L’INGRESSO IN ESSE DI MAFIOSI E PERICOLOSI PREGIUDICATI. LA LOTTA ALLE MAFIE SI FA………………GRATIS ,NON CHIEDENDO E GESTENDO QUATTRINI  E BENI ED INDUCENDO LE ASSOCIAZIONI E LE FONDAZIONI COSIDDETTE “ANTIMAFIA” A NON FARE SOLO RETORICA E BLA BLA,MA SOPRATTUTTO INDAGINI E DENUNCE ,COLLABORANDO CON MAGISTRATURA E FORZE DELL’ORDINE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

NOI NON CI SIAMO NE’ OFFESI NE’ ABBIAMO PROTESTATO PER LE DURE PAROLE DI BOLZONI.ANZI ,TUTTO IL CONTRARIO PERCHE’ GLI SCHIZZI DI FANGO CHE VIENE FUORI DA QUESTA SITUAZIONE SCANDALOSA COLPISCONO INDIRETTAMENTE ANCHE NOI DELL’ASSOCIAZIONE CAPONNETTO.SENTIAMO,QUINDI,IL DOVERE DI RINGRAZIARE BOLZONI E,ORA,ANCHE TE CHE RIPRENDI L’ARGOMENTO.

PER QUANTO RIGUARDA,POI,IL DISCORSO DELLA “POLITICA”,TUTTI DEBBONO SAPERE CHE l’ASSOCIAZIONE CAPONNETTO NON HA MAI CONSENTITO A CHICCHESSIA  DI STRUMENTALIZZARLA POLITICAMENTE.

APPENA,INFATTI,CI SIAMO ACCORTI CHE QUALCUNO VOLESSE FARLO LO ABBIAMO SUBITO EMARGINATO.

PER QUESTO NOSTRO COMPORTAMENTO SUBIAMO CONTINUAMENTE AZIONI DI EMARGINAZIONE E TENTATIVI DI DELEGITTIMAZIONE DA PARTE DI TUTTI E,SOPRATTUTTO,DA PARTE DEL PD.

MA DI CIO’ ANDIAMO FIERI  PERCHE’ IL PROFUMO DELLA LIBERTA’ DA  TUTTO E DA TUTTI NON HA PREZZO.