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.“Non saprete mai da me se c’e’ stata la trattativa stato mafia, perche’ io sono un tecnico e sono abituato a parlare dopo un’attenta lettura degli atti, e non posso dare un giudizio dalle notizie dei media. Di certo politica e mafia negli ultimi vent’anni hanno stretto i rapporti“. Lo ha detto il Procuratore aggiunto della Dda di Reggio Calabria, Nicola Gratteri, a margine dell’incontro a Cosenza sul tema “Mafia e criminalita’” al termine del quale sara’ proiettato il film ‘La trattativa’ di Sabina Guzzanti.

A pronunciare queste parole é stato il Procuratore Aggiunto di Reggio Calabria Nicola Gratteri.

Quello del connubio mafia-politica è il problema dei problemi perchè la politica trascina,ovviamente,anche le istituzioni.Quindi il connubio é fra mafia-politica ed istituzioni.Certamente non tutta la politica e tutte le istituzioni sono corrotte e contigue alla mafia,ma il “sistema” messo in piedi  anche attraverso leggi varate dal un Parlamento composto anche da mafiosi e corrotti finisce per vanificare  spesso gli sforzi di quanti si battono per una vera Giustizia e per lo Stato di diritto.E’ l’eterna lotta fra stato-mafia e Stato –Stato.

Una stampa largamente asservita al “sistema” ci presenta un quadro fortemente manipolato e distorto che tende a raffigurarci una mafia che non é quella reale.Ci rappresentano i vari Riina,Provenzano,Messina Denaro ,Mancuso,Schiavone come i “capi dei capi”..

In effetti,costoro non rappresentano che il “livello militare” della mafia.

Quelli che comandano,decidono ed incidono nella vita del Paese sono i cosiddetti “colletti bianchi” che si annidano nelle professioni,nei partiti,nelle istituzioni,fra gli imprenditori.

Senza il sostegno di questi la mafia sarebbe stata sconfitta ed eliminata,come si é fatto con le brigate rosse,in un anno.