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Suvvia, diamo inizio ad un’antimafia seria, più vera, più operativa, meno parolaia, fatta di fatti e non più di chiacchiere. Un’antimafia che sappia “entrare” nei problemi, che sappia individuare le cause e proporre le soluzioni. Bisogna essere, oltre che più attivi nel denunciarli, anche propositi. Un’antimafia diversa, insomma, vera!!!

UN’ANTIMAFIA PIU’ ATTIVA, CHE SAPPIA ENTRARE NEL CUORE DEI PROBLEMI E CHE NON SI LIMITI A GUARDARE E SEMPLICEMENTE A RACCONTARE QUELLO CHE E’ AVVENUTO
Un’antimafia più seria, più attiva, capace di “guardare dentro” i problemi, dentro le criticità.
Che incentri la sua attenzione sui “motivi” per i quali non si è combattuto e si combatte con efficacia le organizzazioni mafiose e tutto il loro retroterra sociale, politico ed istituzionale.
Un’antimafia che non stia solo a guardare ed a raccontare l’avvenuto, quello che si è verificato senza saper analizzare, al contempo, “perché” è successo.
Un’antimafia che sappia analizzare le carenze, le insufficienze, le eventuali omissioni, di coloro, magistrati o uomini e donne delle forze dell’ordine, che non abbiano fatto appieno il proprio dovere.
Un’antimafia vera e non di bla bla che non servono a cambiare una situazione che ogni giorno diventa sempre più tragica.
Se una caserma o un tribunale o una procura mostrano della carenze, bisogna intanto denunciarle agli organi centrali competenti e, al contempo, è necessario saper proporre le soluzioni.
Questa è vera antimafia.
Tutto il resto sono chiacchiere al vento.