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La lettera commovente di un Testimone di Giustizia che ha dovuto lasciare, per i rigori della sicurezza, il proprio papà appena operato in ospedale. Quello dei Testimoni di Giustizia è un mondo di solitudine, di abbandoni, di paure, di privazioni, di rinunce, di dolore, di emozioni forti. Questi uomini e queste donne meriterebbero la gratitudine di tutte le persone oneste e di uno Stato, di questo Stato, che spesso si dimostra ingrato e patrigno nei loro confronti. Quanta amarezza!!!

Lettera ad un padre speciale

Stringo forte nelle mani il cellulare, guardando il tempo che scorre, quello squillo che da un mese come da promessa non ci sarà, questa mattina alle 6, 25 la tua dolce e forte voce non ci sarà,.
Caro papà, uomo dolce, rispettoso, coraggioso che anche in quei momenti dove nessuna parola sarebbe servita a placare la sofferenza! Tu hai trovato le parole giuste, in quei tuoi occchi c è stata sempre bontà, amore.
Ma io anche questa volta ti ho abbandonato, ti ho lasciato solo, non potendoti essere vicino, stringerti la mano e mi vergogno,.
Ho sofferto mio papà l ‘essere stato costretto ad andar via; mai avrei pensato di pagare questo alto prezzo.

Tu che hai sempre detto “ sono fiero di te, orgoglioso della tua scelta “, Tu caro mio papà mi hai citato quelle frasi d’amore che solo un padre può pronunciare.
Ora mi mancherà quella tua telefonata, quella tua voce forte, l ‘ennesima ferita.
Ora mio papà devi lottare, non può mollare, io ho bisogno di Te del tuo coraggio, della tua mano, ho bisogno di stringerti a me forte come un tempo, qiel tempo ormai rubato.
Ti chiedo scusa per non esserti vicino, ma sappi che il mio amore per te non ha confini e che un giorno tutto finirà.

Tuo figlio