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Sistema Centrale di Protezione e NOP. Così vengono trattati molti Testimoni e Collaboratori di Giustizia. E poi si dice che si fa la lotta alle mafie!!!

TANTI GROSSI E PICCOLI PROBLEMI DA AFFRONTARE E RISOLVERE: SISTEMA CENTRALE PROTEZIONE E NOP

Non si finisce mai.
Quando pensi di aver risolto un problema se ne
presentano altri dieci.
Questa volta ci siamo trovati di fronte ad uno di essi
che riguarda tutto l’impianto di protezione dei
Testimoni e dei Collaboratori di Giustizia.
Un inferno.
Quando un Testimone o un Collaboratore di Giustizia
vengono ammessi al cosiddetto “programma di
protezione” (che fatica e quanto tempo ci vogliono
…! ), cominciano i guai per lui, la famiglia e
chi, come noi, li segue nel loro destino infernale.
Teoricamente, prima che si assegni loro una località
“protetta”, il Sistema Centrale Protezione ed il NOP (
Nucleo Operativo Protezione, un soggetto interforze
regionale), dovrebbero concordare, oltre che tutte le
modalità di assistenza, anche un’opera di BONIFICA
del territorio ad essi assegnato.
PROTETTO significa, appunto, indenne da qualsiasi
pericolo.
Questo spesso non avviene perché evidentemente la
scelta di queste cosiddette località ” protette” viene
fatta con criteri improntati ad una superficialità impressionante.
Ci è capitato, infatti, seguendo i casi di alcuni Testimoni, che alcuni di essi sono stati portati in luoghi di estrema pericolosità per la loro vita in quanto dimora di loro corregionali o addirittura concittadini, alcuni dei quali parenti dei boss che loro hanno denunciato e fatto arrestare.
Non ne facciamo i nomi per non esporli ad ulteriori pericoli di vita.
Senza parlare, poi, dello stato degli immobili a loro assegnati…
Ma questo è un capitolo a parte che scriveremo allorquando affronteremo il tema delle locazioni destinate a persone “da proteggere”.
Parlavamo delle località “protette” e “segrete”.
Ebbene, alcuni casi che abbiamo seguito ci hanno messo nelle condizioni di valutare il livello di… “protezione ” e di… “segretezza” garantite a queste nobili persone:
-ad una coppia con un bambino di 8 mesi è stata assegnata una stanza di piccole dimensioni in un albergo di 2° categoria nella quale essi non hanno trovato spazio nemmeno per sistemare le valigie.
Ma non finisce qua perché a poche centinaia di metri da quell’albergo dimora un congiunto di un dipendente dell’impresario denunciato dal Testimone e la stessa località ” segreta” è frequentata dallo stesso dipendente che conosce personalmente il Testimone.
Roba da matti!
-un’altra coppia con due figli è stata portata in altra località “segreta” dove dimorano decine di loro corregionali e concittadini, alcuni dei quali parenti stretti dei boss che essa ha fatto arrestare.
Come a dire: nelle fauci delle belve…
Così funziona la cosiddetta “protezione”!!!
Ma continueremo…