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. 31 ARRESTI. I TAURINO di nuovo nel mirino della procura Antimafia. Le estorsioni del clan Bidognetti a lidi, commercianti, e imprenditori del litorale: tra le vittime pure l’ex assessore Giancotti

31 ARRESTI. I TAURINO di nuovo nel mirino della procura Antimafia. Le estorsioni del clan Bidognetti a lidi, commercianti, e imprenditori del litorale: tra le vittime pure l’ex assessore Giancotti
In calce le dichiarazioni dei pentiti Umberto Venosa e Luigi Moschino

CASTEL VOLTURNO – Il 21 dicembre scorso scrivemmo della decisione assunta dalla dott.ssa Zinno, gup del tribunale di Napoli in merito alle condanne subite da Ciro e Carlo Taurino di Pescopagano, per i quali però oltre alla derubricazione del reato contestatogli, venne escluso sia l’aggravante delle più persone riunite e quello dell’articolo 7, cioè di aver favorito il clan locale.

Oggi, però i Taurino tornano a far parlare di sé in quanto destinatari dell’ordinanza di custodia cautelare a carico dei 31 presunti esponenti del clan Bidognetti.

Ancora una volta vengono ripescate le condotte estorsive compiute in danno di imprenditori, commercianti, gestori dei lidi di Castel Volturno, Pescopagano, della Domitiana, di Baia Verde. Tra le vittime anche l’ex assessore di Castel Volturno, Domenico Giancotti, per la sua attività di gestore del parcheggio del più grande parco giochi del litorale casertano, il Ditellandia Park.

A raccontare il tutto il collaboratore di giustizia Luigi Moschino che riferiva agli inquirenti della sua militanza e del ruolo di referente di Carlo Taurino.

Per quanto riguarda invece Ciro Taurino, invece, fratello di Carlo, questi risponde  del solo delitto associativo anche a lui contestato dal mese di luglio 2012 con condotta perdurante.

A suo carico hanno reso dichiarazioni Amatrudi Massimo e Tartarone Luigi, ma quelle più aggiornate sono quelle di Umberto Venosa che riportiamo in cale.

 

QUI SOTTO LO STRALCIO DELL’ORDINANZA CONTENENTE LE DICHIARAZIONI DI LUIGI MOSCHINO

Premetto di aver lavorato per il clan denominato dei Casalesi, fazione Bidognetti dal mese di luglio del 2012 all’agosto 2013. Il mio referente era TAURINO Carlo, al quale io consegnavo i proventi delle estorsioni ed il mio gruppo era composto da Antonio DE LUCA detto il torinese, Domenico LUONGO detto lo gnomo e tale Michele detto il latitante. Preciso di essermi qui recato, poiché mia moglie MONTERISO Sandra in data odierna alle ore 12.00 circa si era recata a Pescopagano ove alla via Tenerani abbiamo un’abitazione di mia madre. In tale circostanza dopo aver constatato che all’interno della stessa era stato perpetrato un furto, mia moglie faceva ritorno presso il nostro domicilio e prima di ciò, in Pescopagano veniva avvicinata da una donna da lei non conosciuta che le diceva di stare attenta, poiché, la moglie di TAURINO Carlo ed altre persone non indicate aspettavano il momento per farle del male. Immediatamente mia moglie si recava presso i Carabinieri di Castel Volturno, ove si limitava a parlare del patito furto all’interno dell’abitazione di Pescopagano, nonché di temere per la propria incolumità, pertanto, i militari al fine di rassicurarla e farle esporre quanto doveva la indirizzavano presso il comando stazione carabinieri di residenza e nella fattispecie quello di Arpino. Prima di recarsi in caserma ad Arpino mia moglie passava per la nostra abitazione, dove mi raccontava quello che le era accaduto a Pescopagano, quindi decidevo unitamente alla mia consorte di recarci immediatamente in caserma per riferire i particolari della vicenda. Ivi giunti cominciavo ad esporre tutto il mio escursus criminale e dei motivi che mi avevano spinto a recarmi presso di voi Carabinieri. In particolare riferisco, come già detto di aver operato per il clan dei casalesi fazione Bidognetti fino all’agosto 2013, con ambito operativo che va da Castel Volturno fino al Lago Patria includendo i comuni di Villa Literno e Cancello ed Arnone. Riferisco di aver partecipato in prima persona a diverse estorsioni, condotte unitamente a TAURINO Carlo e LUONGO Domenico. Le attività presso le quali ci  siamo recati a ritirare le estorsioni sono le seguenti: Nel mese di luglio inizio mese di agosto 2013, presso il Supermercato Baia Verde concludevamo un’estorsione per un importo di 300 euro che ci venivano consegnate direttamente dal proprietario dell’attività, tale estorsione veniva conclusa dal sottoscritto unitamente a LUONGO Domenico…omissis

…omissis sempre nello stesso periodo, ovvero quello natalizio del 2012, presso il distributore di benzina ad insegna ESSO, corrente sulla Domiziana nel comune di Castel Volturno, in tale circostanza mi sono recato unitamente ad una persona di cui al momento non ricordo il nome, ma che aveva un vistoso difetto nel camminare, abbiamo concluso l’estorsione per un importo di 500 euro; nel periodo natalizio del 2012, in Castel Volturno località dx Volturno, io e TAURINO Carlo realizzammo un’estorsione ai danni dell’istituto di vigilanza denominata “SICUREZZA”, , e posso precisare che la ditta pagava regolarmente le quote estorsive dei periodi di Natale di Pasqua e di Ferragosto per l’importo complessivo di 3.000 euro; Nel periodo di luglio o agosto 2013 se non ricordo male, unitamente a Domenico LUONGO ci siamo recati presso l’esercizio commerciale denominato “Tony Sport” corrente in Castel Volturno sulla via Domiziana dopo l’ingresso di Baia Verde, in tale circostanza abbiamo richiesto l’importo complessivo di 12.000 euro, suddiviso in diversi periodi, nel senso che ci ha pagato ogni qualvolta ne aveva la disponibilità. Molte volte presso detto esercizio, io TAURINO Carlo ed il DE LUCA Antonio ci recavamo per farci dare abiti o scarpe, ovviamente senza remunerare quello che prendevamo…omissis

…Nel mese di agosto 2013 unitamente a LUONGO Domenico, ci siamo recati presso il lido denominato “LE VELE”, corrente in Pescopagano, ove abbiamo richiesto l’estorsione, non andata a buon fine in quanto il figlio del proprietario si rivolse ai carabinieri; Alla fine del mese di luglio/agosto 2013, io mi recai presso l’esercizio commerciale di materiale edile, corrente in Pescopagano, ove dopo aver chiesto al proprietario di nome Raffaele di seguirmi, ci recammo in un’abitazione sequestrata di Pescopagano, di cui al momento non ricordo l’ubicazione, ed ivi giunti ad attenderci vi erano TAURINO Carlo, LUONGO Domenico DE LUCA Antonio, DE LUCA Fortunato Mario ed altra persona che so chiamarsi Pasquale di Frignano. In detta circostanza TAURINO Carlo pretese la somma di 5.000 euro dal Raffaele minacciandolo di morte, qualora non avesse ottemperato alla richiesta. Posso riferire altresì che il TAURINO Carlo nell’occorso era armato di pistola che custodiva all’interno del suo marsupio. Non so riferire se tale estorsione andò a buon fine in quanto mi sono successivamente allontanato dai soggetti nominati. Nei mesi di gennaio/febbraio 2013, mi recai presso il negozio di arredamenti denominato “Lupin” corrente in Castel Volturno sulla via Domiziana e nella circostanza dopo aver avvicinato il proprietario di nome Antonio gli intimai di mettersi a posto con gli amici di casale. Il proprietario in parola mi rispose che si sarebbe recato personalmente a Casale poiché sapeva già con chi parlare. Aggiungo altresì di aver realizzato diverse estorsioni unitamente a Domenico LUONGO presso i seguenti lidi balneari siti in località Pescopagano di Castel Volturno tutte risalenti al periodo estivo del 2013: Lido Franco; Lido Le Vele; Lido Achille; Lido Gemelli; Lido Costa Azzurra; Lido Palm Beach; Lido La Siesta; Lido Annarella; Lido El Capitano; Lido Oasi; Lido Casetta Rossa e Lido Sombrero. Preciso che non so se tutte le estorsioni si sono realizzate, poiché il mio ruolo consisteva nel richiedere l’atto estorsivo ed indicare da dove proveniva, ovvero da Casale. ——-//// Riferisco che presso lo stabilimento denominato “DITELLANDIA PARK” corrente in Mondragone, località Pescopagano alla via Domiziana, direttamente TAURINO Carlo, ha chiuso un’estorsione ai danni del gestore del parcheggio del predetto stabilimento tale GIANCOTTI Domenico. Nel mese di giugno/luglio 2013 io e TAURINO Carlo ci siamo recati nel comune di Villa Literno presso l’esercizio commerciale denominato “HABITAT” nei pressi del cimitero, ove dovevamo effettuare un recupero di 20.000 euro, poiché il proprietario di tale attività aveva dei debiti con nostri amici di Pozzuoli. Poiché il proprietario dell’attività lamentò il fatto di non avere soldi a disposizione rimanemmo che saremmo tornati ed avremmo “ricevuto” materiale di cui avevamo bisogno al momento…omissis

 

LE ACCUSE A CIRO TAURINO DEL PENTITO UMBERTO VENOSA

 

…omissis Nella zona di Villa Literno operavo io e Baldascini Antonio. La zona della Domiziana, era invece appannaggio di Schiavone Antonio, suocero di Aniello Bidognetti figlio di Michele. Lo Schiavone operava insieme a Pasquale Perone, Ciro TAURINO, il fratello Carlo Taurino, tale Schiavone Vincenzo fratello del prete Don Carmine che se non vado errato esercita il ministero a Casal di Principe. Ricordo ancora Luongo Domenico che Schiavone Vincenzo mi indicava come proprio nipote. Mi riservo di fare altri nomi in seguito…omissis

Dichiarazioni rese da VENOSA Umberto  l’ 11.7.2014, a seguito di sopralluogo:

…omissis ore 03:30 in Cancello ed Arnone Via Roma  (al punto avente coordinate LAT 41°59’39’’ N  – Log 14°01’43’’ E) Il C.D.G. indica un Bar ad insegna  “ Rosa rossa “, riferendo quanto segue: “Questo è il Bar in cui  mi incontravo con DELLA CORTE Vincenzo alias “Sardone”, SCIORIO Giovanni, RUOCCO Antonio, IANUARIO Salvatore alias “Mammone” l’argomento degli incontri erano le estorsioni da compiere in zona  ed eventuali nuovi appalti. IANUARIO Salvatore era incaricato della gestione dell’area  di competenza di Bidognetti che andava da Cancello ed Arnone fino alla Domiziana. Lo stesso dopo aver riscosso e pagato   gli stipendi ai propri affiliati, provvedeva  a versarmi  una parte dei proventi. Questo è  avvenuto   fino alla data del suo arresto, dopo tale periodo la gestione della zona  di Cancello ed Arnone e della Domiziana   è divenuta di competenza di DELLA CORTE Vincenzo, il quale era coadiuvato  per Cancello ed Arnone da  SCIORIO Giovanni e  RUOCCO Antonio, mentre per la zona della Domiziana veniva coadiuvato da SCHIAVONE Antonio alias “ macchiulell”,  PERRONE Pasquale,  TAURINO Ciro, TAURINO Carlo, CIRILLO Luigi  padre  del sergente, LUONGO Domenico detto “ lo gnomo”. Successivamente all’arresto di DELLA CORTE Vincenzo, ho iniziato a gestire  io la lista dei 41 bis sia per  i Bidognettiani che per gli SCHIAVONE.  Voglio  precisare che TAURINO Carlo, successivamente all’arresto del fratello Ciro, ha cominciato a occuparsi delle estorsioni ai lidi balneari nella zona di  Pescopagano e Castel Volturno, oltre che della riscossione dei proventi delle piazze di spaccio ubicate a Castel Volturno e Pinetamare. Di questo ho già riferito nei precedenti interrogatori…omissis

PUBBLICATO IL: 2 febbraio 2017 ALLE ORE 16:59 fonte:www.casertace.net