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1 luglio, l’Italia in piazza per fermare il bavaglio. Contro la legge-bavaglio è mobilitazione generale

Alla fine la decisione più sensata è stata presa: la mobilitazione straordinaria contro questo ddl intercettazioni si farà il 1 luglio.

E si farà in modalità che riescano a coinvolgere tutti i gruppi territoriali che lo vorranno e se lo vorranno.

Perchè non ci sarà solo la manifestazione di Roma – a p.zza Navona – ma contemporaneamente altre decine di piazze si animeranno in giro per l’Italia. Perchè la valenza che si è voluta dare a questa mobilitazione è proprio quella del “mettere in moto” tutti i cittadini che hanno a cuore la libertà di informazione e che credono che alla magistratura non vada contingentato uno degli strumenti principe della investigazione giudiziaria: le intercettazioni.

La mobilitazione si svolgerà in due fasi.

La prima dalle 18 alle 21 con un palco sul quale si alterneranno tutti coloro che in prima persona subiranno questa legge, a fianco di esperti che spiegheranno le motivazioni della protesta, a fianco di cittadini che spiegheranno perchè gli effetti del ddl intercettazioni non sono circoscritti ad alcune categorie ma coinvolgeranno l’intera società italiana.

La seconda fase sarà una “Notte bianca di disobbedienza civile” perchè vedrà spargersi nelle piazze italiane artisti, musicisti, giornalisti, insegnanti, attori, scrittori tutti impegnati in performance che riescano a coinvolgere il pubblico, con cartelli e slogan per spiegare il perchè della protesta.

Tutto questo è stato deciso ieri alla riunione alla FNSI alla quale hanno partecipato una serie di associazioni e movimenti che collaboreranno al board organizzativo: dall’ARCI alla CGIL, dal Popolo Viola di Roma ad Articolo 21, da BOBI BOicotta il BIscione alla Pagina Nazionale del Popolo Viola, dalla Federconsumatori ai promotori dell’appello Libertà è Partecipazione, da MicroMega a Libertà e Giustizia e tantissime altre sigle.

Tra l’altro si è anche deciso che vi saranno una serie di iniziative che partiranno da oggi (presidio a Montecitorio dei coraggiosi del Popolo Viola di Roma) e si alterneranno fino all’eventuale firma del ddl da parte di Napolitano ed anche oltre, compresa la denuncia alla Corte Europea. Il tutto sotto un unico “cappello” che faccia da collante alle iniziative. Noi del BOBI abbiamo tra l’altro in cantiere di lanciare una giornata straordinaria di boicottaggio a Mediaset proprio il 1 luglio.

Ora speriamo che questo intento unitario non venga rovinato da piccole diatribe di basso cabotaggio.

Gianfranco Mascia (popoloviola di Roma)

(Tratto da Micromega-online)