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«La Procura indaghi su quello che c’è oltre il tunnel di Ventotene»

La vicenda del tunnel da realizzare a Ventotene, una vera follia. Ma c’è chi parla di “cosa c’è oltre il tunnel”. Di cosa si tratta? Che ne dice la Procura di Latina?

Abbiamo letto con particolare attenzione sul portale Telefree la nota datata 9 settembre u.s. a proposito della decisione di realizzare un tunnel della lunghezza di 300 metri sull’isola di Ventotene.
Condividiamo appieno il giudizio espresso dall’autore di tale nota su tale opera definita una vera e propria idiozia.
La materia esula dalle competenze di un’associazione antimafia qual’è la nostra, competenze che sono tutte delle nostre consorelle ambientaliste, WWF e Legambiente. Nella nota citata, però, nella parte che pone il problema “cosa c’è oltre il tunnel”, si fa riferimento ad alcuni fatti ed alcune situazioni che, se  veri,
potrebbero configurarsi come veri e propri reati di natura penale.

Così stando le cose, chiediamo all’Autorità Giudiziaria di aprire un’inchiesta che chiarisca tutti gli aspetti della vicenda.
Fonte: Associazione nazionale antimafia “A. Caponnetto”

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tunnel
di Ventotene»
ER MANETTIERO says:
22 settembre 2011 at 20:47

ATTENZIONE LA PROCURA INDAGHI SU’ GLI APPALTI DEGLI ULTIMI ANNI A VENTOTENE.
E
LE DITTE CHE ….SI SONO ABBUFFATE DI SOLDI

candida says:
13 settembre 2011 at 10:35
Credo sia giusto condividere tramite questo blog, di cui sono venuta a
conoscenza, i contenziosi non solo pubblici ma anche privati che ci sono con
il
Comune di Ventotene.
Si rende noto il contenuto dell’istanza inviata al Comune di Ventotene con
lettera raccomandata e ricevuta di ritorno,aprile 2011, nella speranza di
ricevere la dovuta risposta.
L’ istanza è indirizzata al geometra Pasquale Romano e al Sindaco dott.
Giuseppe Assenso.

La sottoscritta Arzillo Candida, in qualità di coerede del nonno Bosco
Giuseppe fu Nicola proprietario del terreno nel Comune di Ventotene (LT),
come
identificato al Catasto terreni di Latina, foglio 2 particella 11 e 10
partita
555,chiede a Codesto Comune gli ai sensi dell’art. 22 della legge 241/90 di
acquisire copia degli atti amministrativi presupposti e strumentali alle
procedure per l’occupazione ed espropriazione delle suddette particelle.
Risulta agli eredi di Bosco Giuseppe che sui terreni sono state operate
della
trasformazioni da parte del Comune.

Si ricorda che un primo atto , senza formale comunicazione e senza
indennizzo,
è stato attuato sulla particella 11 per l’ampliamento del Cimitero .
CIMITERO di VENTOTENE
Delibera n. 14 del 17/02/1978 Giunta Municipale del Comune di Ventotene
Oggetto: Ampliamento Cimitero Urbano e costruzione di nuovi loculi

Allo stesso modo con una procedura fuori regola, il Comune utilizza la
particella 10 quale strada di comunicazione per l’accesso agli scavi ,
attuando
sia lavori di sbancamento che hanno alterato permanentemente lo stato dei
luoghi ( muratura in tufo alta 1 m), sia opere di urbanizzazione primaria .

Ancora sempre con lo stesso metodo ci risulta che la restante parte della
particella 11 sia diventata area di scavi archeologici, in base alla
Delibera n.
168 del 23/12/1992 ” Parco ed itinerari archeologici per la fruibilità
museale
dell’isola di Ventotene.Delibera che ratificava:

La Giunta Regionale del Lazio con deliberazione n.11498 del 13/12/1991
approvò
il Programma Regionale di Sviluppo (P.R.S.) comprendendovi il progetto a suo
tempo predisposto dal Comune di Ventotene e come sopra denominato, con un
importo totale a £ 8.961.000.000,
La Giunta Regionale del Lazio con successivo atto deliberativo n.8121 del
29/09/1992 dispose l’attivazione degli interventi, dettò le procedure
generali
e individuò il Comune di Ventotene come soggetto attuatore dell’intervento
stesso, previo approvazione di apposito schema di convenzione e scheda
tecnica;
responsabile del procedimento fu nominato il geometra Pasquale Romano.

Ad oggi nessuna risposta sia per la costruzione del cimitero sia per gli
scavi
di Villa Giulia.
Eppure il Comune ha ricavato introiti dalla vendita dei loculi, cosi come
sono
stati stanziati fondi per gli espropri.
Dove sono finiti? Chiedo a chi è esperto in materia: anche in questi casi si
potrebbero configurare dei reati di natura penale?